La porta degli uomini è aperta




"Qui mi fermo, dove inizia l'Estate
già domani la luce sarà breve
la notte riprenderà ad espandersi
meno remote saranno le stelle.
Come un fuggiasco riparo tra i boschi
non oltrepasso la linea tra l'oggi e il domani"
 R. Maggiani (Solstizio d'estate)

Il Sole raggiunge il punto di declinazione massima, la luce più a lungo perdura, l'oscurità cede il passo alla speranza.
Il tempo in cui la notte si fonde col giorno, il tempo in cui terra e cielo danzano con le stelle.
E tutto scorre, e tutto è fermo.
L'uomo debole e finito celebra e contempla l'innalzarsi del Re potente, e il suo ergersi diviene fonte di ispirazione come le grandi gesta degli Eroi conosciuti.
Ma gli insegnamenti dei saggi del passato ci spingono a considerare ogni risvolto della verità, e ciò che in un momento vince un momento dopo accetta di perire, aprendosi con pazienza al declino e al fallimento.
Il Sole, nella sua marcia trionfante, il 21 Giugno di ogni anno celebra il suo destino, è il giorno più lungo, il giorno migliore, è di molte leggende il momento in cui tutto ricresce, la vita si riprende parte del suo spirito e genera frutti, crea continuità oggettuali.

Il Solstizio d'Estate segna un punto di svolta nel calendario degli uomini, un momento consacrato già dalle antiche popolazioni del mondo, mai dimenticato. In tutta Europa infatti si legge di miti e leggende sul Giorno del Sole.
In Scandinavia veniva acceso il "Fuoco di Baldur", per rendere omaggio alla lotta tra le due immortali divinità, il Re della Quercia (il Dio dell'anno che cresce) e il Re dell'Agrifoglio (il Dio dell'anno calante), entrambi vincitori e vinti in una lotta in cui il Signore abbattuto risorge ogni anno. Nel Nord Europa il sorgere del sole è propiziato dai falò sulle colline e da riti purificatori per allontanare gli spiriti maligni, le streghe e i demoni, così che il fuoco danzi nella notte e nel giorno a rafforzare la luce nascente.
Nell'antica Roma entrambi i solstizi venivano consacrati a Giano bifronte, il Dio dai due volti, guardiano delle soglie e dei passaggi, colui che può guardare al passato e al futuro, all'interno e all'esterno, Giano, il simbolo del mondo che muovendosi in cerchio e partendo da sé stesso a sé stesso ritorna.
La tradizione cristiana ha invece definito il simbolo del solstizio d'estate nella figura di Giovanni Battista, festeggiato il 24 Giugno, incarnando nelle proprietà dell'acqua purificatrice i significati fondamentali della ricorrenza.

Stanotte l'uomo ha l'opportunità di rendere un omaggio sincero al motivo dell'esistere.
Stanotte gli uomini si riuniranno per cantare alla gloria del Dio Sole e accompagnarlo nella sua ultima e grandiosa ascesa.
Stanotte e nelle notti a venire nelle Ere degli uomini i popoli della terra canteranno dell'Astro nascente.


"Fiat lux, ianua hominum aperta est"


                                                                              di Augusto Checchi & Maurizio Mercuri. 




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