MeteoMania



Per gentile concessione dell’autore, Antonio ORLANDI, riportiamo integralmente l'articolo “Meteo & web”, pubblicato sulla rivista Quid.


Il tempo assieme al calcio è uno dei principali argomenti di discussione. Mentre dello sport ne abbiamo conoscenza diretta, perché vediamo le partite in tv o allo stadio, l’osservazione del tempo e delle sue variazioni ci resta però inaccessibile. Nonostante questo, raramente cerchiamo di approfondire l’argomento. Spesso e volentieri, infatti, ci si affida alle previsioni reperibili su internet, attribuendo a queste un valore di verità pressoché assoluto. Effettivamente le previsioni nei brevi periodi hanno raggiunto una notevole attendibilità. Secondo le verifiche del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica, infatti, quelle entro le 24 ore hanno rivelato un’attendibilità dell’85%. Il problema si pone diversamente quando dobbiamo progettare a medio o lungo termine una settimana bianca, le vacanze estive o un’importante ricorrenza. E per deciderne la data ci affidiamo al meteo. O meglio alla meteo, visto che si tratta di una scienza. Poco conosciuta, trattata superficialmente, e spesso divulgata in maniera impropria, la meteorologia è in realtà un concentrato di diverse discipline scientifiche, come la fisica, la chimica, la statistica e la matematica. Come sarà la prossima estate? Quest’inverno sarà più freddo dello scorso? Sulla rete troviamo previsioni a due, tre o più mesi ed in base a queste programmiamo i nostri impegni. Di certo c’è che più la previsione si allontana nel tempo, più può risultare imprecisa e quindi potenzialmente sbagliata. Per questo è bene prenderla con le pinze. L'attendibilità scientifica si ferma infatti ad una settimana. Oltre si va nel campo delle supposizioni, basate su una serie di modelli chiamati “indici teleconnettivi”, che per quanto sempre più affinati, hanno basse percentuali di attendibilità. Va tenuto presente, ad esempio, che uno dei protagonisti fondamentali dei mutamenti meteorologici è l'acqua, o per meglio dire gli oceani. Che, come è facile comprendere, non sono assoggettabili scientificamente a comportamenti prevedibili sulla lunga distanza. Per questo l’attendibilità delle previsioni stagionali è pari alla certezza di risultato del lancio di una monetina. In questo senso, clamorosa fu la previsione per l’estate inglese di cinque anni fa del Met Office, l'ente meteorologico di sua Maestà, il quale annunciò l’ arrivo in Gran Bretagna di quella che sarebbe stata una delle estati più calde di sempre: la cosiddetta "Summer Barbecue". A fine stagione quel barbecue si rivelò invece essere un frigorifero. Quella del 2012, infatti, fu per l’Inghilterra una delle estati più fredde e piovose delle quali si abbia memoria.


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